I castelli della vergogna

E’ da un po’ che desideravo avviare la sezione “Le pazzielle” del blog, ma con la nascita di pupina il tempo libero si è azzerato.

E poi c’è stata la diaspora della cricca storica: Lelito a drogarsi a De Walletjes, Mariot nel grossetano impegnato a capitalizzare le sue competenze di acustica ambientale nell’attesa di conseguire il primato in cambio pannolini (da espletare nel tempo di valore europeo di 6 secondi netti), Gigimòn indaffarato con i suoi studi per diventare ricco…ma tra il lusco e il brusco lo convinco a partecipare a una seratina giochi. “E comunque vengo solo se giochiamo a Burgundy”, mi fa. Riesco a reclutare in extremis Gianlu, che proponeva in ballottaggio per la serata Dungeon Lords, ma niente da fare “O Burgundy o morte!” e quindi sul tavolo finisce il gioco deciso da Gigi.

Prendiamo le plancette asimmetriche, apparecchiamo le bottiglie e iniziamo la sfida.

Gianlu parte alla grande e, complice una plancia con molte zone da 2 caselle nelle immediate vicinanze del suo castello, prende subito il largo. Gioca generosamente, non tralasciando nulla: città, merci, miniere, pascoli. Luigi piazza subito un secondo castello e imposta la sua strategia sulle tessere nave per restare primo giocatore, chiude rapidamente diverse aree, macina punti e prende la tecnologia che gli consente di acquistare con le pepite anche dai depositi laterali. Io arranco, non riuscendo a procurarmi che solo una miniera e qualche tessera città; i dadi non mi arridono e rimango ingolfato nel trasporre le tessere sulla mia proprietà, sono lontano da aree con l’acqua ma annaspo ugualmente, non posso piazzare navi: resto ultimo di mano e patisco un distacco di 20-30 punti dai due bricconi.

E Gigi diventa la mia nemesi: sembra mi ostacoli qualunque gioco tenti di impostare. Voglio un castello? Me lo soffia. Punto alle tecnologie? Ne piazza due in sequenza. Corro per le miniere? Fa valere i suoi diritti di ius primae noctis e se le ciula. E ogni volta che tocca a lui è una sofferenza. Gigi è come un gigantesco buco nero, quando il turno si avvicina a lui il tessuto spaziotemporale si piega, il tempo rallenta fino a fermarsi. “Dunque ricapitolando, dovevo fare dovevo fare dovevo fare dovevo faaaaare…”. Mi convinco che stia cercando di innervosirmi spezzando il mio gioco, valuto la sua plancia e la mossa che gli convenga fare, SUDO cercando di intuire le sottili macchinazioni che si celano dietro quel volto impassibile e lo sguardo opaco.

Poi prende incomprensibilmente una tessera e di colpo capisco: forse lo sguardo è appannato per i 45° del whisky e i 46° della grappa, Gigi sta facendo delle mosse COMPLETAMENTE A CA##O, e il suo ostacolarmi è assolutamente inconsapevole!

Nel frattempo, la partita si è messa un po’ meglio: Gianlu patisce una serie di lanci sfortunati che lo obbligano a rinunciare a molte azioni per procurarsi i lavoratori necessari a modificare i valori dei tiri, e io ho recuperato piazzando delle tecnologie che mi danno pepite e lavoratori supplementari quando rinuncio a un dado. Nell’ordine di turno mi trovo alle spalle ma solo di una posizione. Quindi piazzo una nave e, sfruttando il momentaneo vantaggio di primo giocatore, mi accaparro dal deposito centrale due importantissime tecnologie che danno punti a fine partita (sarà la svolta del match).

Gianluca dal canto suo chiude un’area da 35 punti e resta in vantaggio ma sono in recupero, Gigi continua a fare Gozer il Gozeriano Gozer il distruggitore, macina punti e fagocita le tessere che mi servono, chiude il match con 3 tessere bonus ma ha piazzato poche tessere città e non farà molti punti con le tecnologie. All’ultimo turno racimoliamo le briciole e andiamo al conteggio finale; Gianluca ha ancora qualcosa da dire, Gigi si è spiaggiato, io sono indietro e le acque sono troppo torbide per leggere il verdetto, ma con sommo godimento e senso di rivalsa scarico 57 punti di punteggio e chiudo la partita in prima posizione.

Titolo: I castelli della Borgogna, 2-4 giocatori, 90 minuti di gioco.

Base alcolica della serata: Nikka Coffey Grain Whisky, La Centenara Grappa Gran Riserva 10 Anni Distilleria Aquileia.

Risultati finali:

 

 

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