PRIMAVERA A PARIGI

[…] Caro amico non perdere di vista che Parigi è Parigi. […] L’aria fresca della Francia schiarisce le idee e fa bene, molto bene, tutto il bene del mondo.[…]

Il 2022 è l’anno del 30° Anniversario di Disneyland Paris e noi, attratti da luci, colori e festeggiamenti decidiamo di approfittarne per tornare a Parigi.

Non facciamo in tempo ad atterrare all’aeroporto che già comincia la magia: il bus ci porta direttamente al Disney Newport Bay Club che abbiamo prenotato con l’aiuto di @mrviaggio_ponticelli (https://www.instagram.com/mrviaggio_ponticelli/). Fatto il check-in ci precipitiamo subito al parco. E’ la nostra prima volta ad Disneyland Paris e tutto è come ce l’eravamo immaginato, luccicante, magico e divertente.

I due giorni successivi saranno impiegati tra le tante attrazioni dei due parchi, i pranzi con le principesse, le foto con i personaggi Disney della nostra infanzia, le parate e gli spettacoli di luce, decisamente un’esperienza indimenticabile.

La sera del terzo giorno a malincuore dobbiamo abbandonare tutto questo per recarci a Parigi, nei successivi 4 giorni alloggeremo in un appartamento decisamente ampio e confortevole, se si considerano gli standard parigini, a pochi passi dalla metro nelle vicinanze del cimitero di Père-Lachaise.

La prima esperienza di Laura a Parigi era stata di acqua, vento e in generale brutto tempo. Un buon motivo per visitare accuratamente i tanti e bellissimi musei parigini ma non il modo migliore per godersi l’atmosfera, i boulevard, i parchi e tutto ciò che hanno sempre reso grande questa città. E’ il momento di recuperare questa prospettiva, è il momento di riscattare Parigi e Parigi in questi 4 giorni darà il meglio di se.

Si comincia la mattina del 27 aprile con una puntata all’acquario di Parigi, il cinèaqua, attrazione sempre molto gradita ai bambini, Claudia in particolare rimane affascinata dalla possibilità di accarezzare le carpe koi. All’uscita ci attende un bel pranzo all’aperto approfittando degli stand giapponesi allestiti proprio d’avanti all’acquario e quindi, approfittando del sole splendente ci rechiamo ai vicini Jardins du Trocadero per ammirare il simbolo indiscusso di Parigi: la Tour Eiffel.

Abbiamo prenotato la salita alla torre un po’ più tardi nel pomeriggio e quindi decidiamo per il momento di allontanarci un da questa zona per andare a vedere uno degli edifici-immagine opera dell’architetto F. Gehry, la fondazione Louis Vuitton, museo d’arte e contro culturale inaugurato nel 2014. 

Dopo svariati tentativi di catturare al meglio la luce che si infrange sulla struttura di vetro e acciaio, ritorniamo dalla “dame de fer” per salire sulla cima.

Nonostante la prenotazione, la fila è lunga ma Claudia è felicissima di poter finalmente vedere dal vivo una delle immagini più ricorrenti di uno dei suoi cartoni preferiti. Il panorama dall’alto è meraviglioso e ci godiamo la luce del tardo pomeriggio.

Tornati a terra facciamo una breve passeggiata sul lungo Senna e tanti giri sulla giostra proprio lì sotto, prima di tornare stanchi nel nostro appartamento.

Il giorno dopo di buon’ora ci dirigiamo alla città della scienza e la cité des enfantes, ci rimaniamo quasi 5 ore ed è veramente difficile convincere Claudia ad uscirne, per loro è decisamente un paradiso. Una volta fuori gironzoliamo un po’ per parc de la Villette e quindi ripresa la metro ci spostiamo verso la zona del Canal Saint-Martin per ammirare le barche che percorrono il canale, l’atmosfera rilassata e boehmien lungo le sue rive e il funzionamento della diga. 

Ci spostiamo quindi nella zona dell’arco di trionfo per una lunga passeggiata sugli immancabili Champs Elysées.

Il giorno successivo il tempo sembra un po’ coperto ma la cosa non ci preoccupa, ci dirigiamo infatti, verso il centro Pompidou, centro di creazione e multifunzionale, nato rifiutando l’idea passatista di museo, sempre interessante per i bambini, con un’area loro dedicata, e adulti.

Ci rimaniamo fino ad ora di pranzo quando usciamo per raggiungere un altro simbolo della capitale francese la cattedrale di Notre Dame. Andata a fuoco nel 2019, è ancora sottoposta a pesanti restauri e non possiamo far altro che ammirarla da fuori, tuttavia poterla vedere con il sole, per Laura è decisamente una prospettiva migliore dell’ultima volta. 

Approfittiamo quindi della bella giornata, per poter ammirare altre due opere che l’ultima volta non avevano potuto mostrare il loro lato migliore: la piramide del Louvre e soprattutto i meravigliosi colori delle vetrate della Saint Chapelle.

Al termine della nostra visita c’è ancora tempo per godere dei parchi, dell’aria aperta e per assaporare un po’ di vita parigina. Ci rechiamo quindi verso il Parc Floreal, situato nel bosco di Vicennes, che oltre a custodire straordinarie collezioni floreali, è un luogo piacevole in cui camminare e dispone di grandi aree giochi per i bambini.

Il 30 aprile splende ancora tanto sole e decidiamo quindi di dedicare la mattinata al Museo Rodin, un luogo splendido, sia per le opere che custodisce sia per il suo meraviglioso giardino, oasi di pace e tranquillità e che ci regala magnifici scorci della cupola dell’Hotel des Invalides.

All’uscita ci dirigiamo verso questo enorme complesso di edifici del classicismo barocco francese, ma soprattutto verso la Dome des Invalides in cui è custodita la tomba di Napoleone Bonaparte.

La Senna ci attrae inevitabilmente, le splendide giornate ci spingono a camminare, quasi a vagare senza meta fino a giungere al Jardin du Luxembourg. E’ uno dei tanti magnifici parchi pubblici della città, un luogo ideale per trascorrere qualche ora di relax all’aria aperta. E’ inoltre meta di tanti bambini attirati verso il laghetto dove far navigare a spinta le barchette.

Ovviamente anche Claudia si dedica per un po’ a questo passatempo tutto parigino. Ci spostiamo quindi verso un’altra area del parco in cui ci sono tantissimi giochi per bambini e una giostra con cavalli, la più antica di Parigi (1879) che ci ricorda i versi di R.M.Rilke […] E il tutto va e il fine suo rincorre, e ruota in meri cerchi, senza intento; un rosso, un verde, un grigio a guizzi scorre […].

Anche questa giornata volge al termine, domani si riparte, ma questa volta Parigi ci è rimasta nel cuore e la voglia di tornarci è molto forte.

Au revoir.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: