La vita è come la via Rákóczi: all’inizio c’è il teatro, in mezzo l’ospedale, alla fine il cimitero.
Budapest, la città definita la Parigi dell’Europa centrale, così mitteleuropea con la sua eleganza e la sua cultura millenaria è la nostra meta di maggio 2016.
Da subito ci è apparsa come una capitale regale e imponente, vitale e complessa. Il Danubio, che la attraversa, enorme e padrone di ogni scorcio di paesaggio ha costantemente attirato i nostri sguardi, ci ha affascinato con la sua storia travagliata e stregato con le sue pasticcerie, rilassato con i suoi splendidi bagni termali e ammaliato con l’allegria della sua primavera.